5 miti da sfatare sul riciclo delle confezioni in plastica

Il riciclo è un processo estremamente dibattuto, quindi non ci si può esimere dallo sfatarne i miti. Per quanto riguarda il riciclo della plastica, soprattutto il packaging flessibile, i falsi miti, i fatti e le informazioni fuorvianti sono diffusi tanto quanto l’uso della parola “riciclo”. Se si pensa che a livello mondiale solo il 9% della plastica viene riciclata, è legittimo chiedersi se il riciclo è davvero una soluzione per il packaging flessibile. Per avere un’idea di questa realtà, è opportuno passare in rassegna alcuni falsi miti.

Mito n. 1: tutte le confezioni in plastica possono essere riciclate

No, non tutte le confezioni in plastica possono essere riciclate. In realtà, non tutta la plastica è riciclabile. Secondo il National Geographic non tutta la plastica viene prodotta allo stesso modo, quindi lo smaltimento dipende dal tipo di materiale. Diversi polimeri, composizioni e caratteristiche richiedono diversi processi metodologici per il riciclo. Mentre le bottiglie per bevande sono ampiamente riciclate, il packaging flessibile in plastica tecnicamente può essere riciclato, ma in realtà ciò raramente accade. In ragione della leggerezza del materiale e della contaminazione con gli alimenti, i sacchetti flessibili si incastrano nei macchinari e ne provocano il fermo.

Mito n. 2: i polimeri di plastica possono essere riciclati più volte

No, la plastica può essere riciclata da 1 a 6 volte, ma raramente ciò avviene più di una volta. Il processo di riciclo compromette la qualità. Ogni volta che la plastica viene riciclata, la catena dei polimeri si accorcia, quindi la qualità si degrada.
Per “innalzare” la qualità, deve essere aggiunto materiale “vergine” (plastica grezza); pertanto il ciclo della plastica tende all’infinito.

Mito n. 3: il riciclo della plastica è un falso mito

È complesso. Attualmente il riciclo della plastica rappresenta una parte sostanziale dell’infrastruttura per la gestione dei rifiuti.
Dei 40 milioni di tonnellate di plastica generati negli Stati Uniti l’anno scorso, secondo un nuovo studio, condotto da gruppi ambientalisti, Beyond Plastics e Last Beach Cleanup, è stato riciclato solamente il 6% di questi rifiuti l’anno scorso (2021), in calo rispetto al 9% nel 2018, in quanto paesi come la Cina hanno sospeso il ritiro della plastica dagli Stati Uniti.

Visto che la maggior parte della plastica finisce in discarica, negli oceani, nel suolo e persino nel corpo umano – senza parlare delle conseguenze sulla salute che sono ancora sconosciute – permangono dubbi anche sul riciclo. Di fatto, da anni l’industria dei combustibili fossili trasforma il petrolio e il gas naturale in plastica senza soluzione di continuità. In pratica, questa plastica ovvero le microplastiche rimangono nell’acqua, nel suolo e nell’aria per centinaia di anni.
Inoltre, stando a uno studio del 2020, verranno dispersi nell’ambiente 1,3 miliardi di rifiuti in plastica entro 2040!

Mito n. 4: i flaconi di detersivo e di shampoo, una volta gettati nel bidone per la plastica, molto probabilmente non verranno mai riciclati

No, la maggior parte dei prodotti che pensiamo possano essere riciclati probabilmente non lo saranno mai. Quando si butta nel bidone della plastica un contenitore dai colori intensi, arancio, viola o blu, si crede che magicamente questo contenitore sarà trasferito presso un centro per il riciclo e che sarà ritrasformato in un altro prodotto in plastica. Però, la plastica dai colori scuri è difficile, se non impossibile, da riutilizzare. Proprio come quando si mischia la pittura, più scuro è il colore, più difficile diventa creare un colore diverso. Infatti la plastica nera è la più difficile da riciclare. Come indica la rivista Forbes, solo la plastica bianca o non colorata ha un valore sufficientemente elevato da giustificare il processo di riciclo.

Mito n. 5: non esiste una soluzione definitiva per ridurre i rifiuti in plastica

Assolutamente no. Il riciclo non risolve il problema dei rifiuti in plastica in via definitiva. Non del tutto perlomeno. Il sistema funziona molto bene per le bottiglie d’acqua e di latte. Le applicazioni dei polimeri in PVC, come tubi e telai di finestre, tuttavia, non vengono riciclate molto nei rifiuti domestici, in cui, tra l’altro l’acrilico, il nylon e altri materiali misti sicuramente non sono riciclabili nella differenziata residenziale.

Per capire come risolvere il complesso problema dei rifiuti in plastica, è fondamentale sfatare i preconcetti sul riciclo e capire che il riciclo non è praticabile per tutti i tipi di confezioni in plastica, specialmente per le confezioni flessibili. Per soddisfare l’esigenza di soluzioni di packaging flessibile, basta provare il packaging compostabile TIPA, che trasforma i rifiuti in prodotti utili con un fine vita. Senza lasciare alcuna traccia di plastica, le soluzioni TIPA da dieci anni a questa parte contribuiscono a diminuire i rifiuti organici e in plastica che finiscono in discarica.

Per chiudere definitivamente l’era della plastica e dare il via all’era ZERO rifiuti, visita le soluzioni di packaging compostabile TIPA.

 

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