9 strategie per una casa e una comunità più ecofriendly

Nel 2016, l’attivista per la tutela ambientale Rob Greenfield ha compiuto un esperimento radicale: per un mese intero ha camminato per le strade di New York indossando una tuta di plastica con grandi tasche, che riempiva poi con tutti i rifiuti prodotti lungo il suo cammino. Non ha esitato ad accettare tutto ciò che gli veniva offerto durante questa sua passeggiata nella Grande Mela: tappi usa e getta, cannucce, volantini, sacchetti di plastica e confezioni di cibo da asporto. Quello che voleva comunicare era che la spazzatura segue il detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”: la gettiamo via e ce ne dimentichiamo subito. Rob voleva provocare le coscienze delle persone mostrando, con questo esperimento fuori dal comune, quanta spazzatura creiamo davvero.

Il suo enorme vestito di rifiuti ci fa sicuramente riflettere: come possiamo produrre meno rifiuti? Cosa possiamo fare per vivere una vita più sostenibile?
Ovviamente, la maggior parte di noi (I would sustitute with ‘delle persone’) non può (o non vuole) fare attenzione a tutto ciò che getta. Ma ci sono altri modi per ridurre i rifiuti che generiamo.
E no, indossarli non è tra questi.

 I nostri consigli per una casa più ecofriendly e una comunità più green

1. Feste più green:

Ogni anno vengono buttati 1,1 miliardi di piatti e 4,25 miliardi di posate monouso, c’é un’alternativa. Prendi in considerazione l’idea di acquistare diversi set di stoviglie riutilizzabili insieme ai tuoi vicini: sostituiranno gli articoli usa e getta che molto spesso si utilizzano quando si festeggiano compleanni ed altri eventi. Potrete condividere questi set li presterete a chi ne ha bisogno, che poi provvederà a lavarli e restituirli.

2. Anche lo studio può diventare più green

Usa la cancelleria dell’anno precedente e condividi i libri di testo dei tuoi figli invece di comprarne di nuovi.

3. Sempre più verde

Utilizza le aree urbane abbandonate per creare orti comuni, dove coltivare ciò che consumi. Gli orti di questo genere offrono molti vantaggi, come la riduzione dei costi di trasporto e dello spreco d’acqua, la possibilità di creare un ecosistema e l’aumento del consumo di frutta e verdura del 37,5%.

4. La banca green

I prodotti che non vengono utilizzati di frequente, come trapani, tende e scale, possono essere presi in prestito, anche tra vicini. Spendi meno, condividi di più.

5. La seconda scelta

Scegli di acquistare vestiti e mobili nei negozi di seconda mano e nei mercatini dell’usato del tuo quartiere.

6. Il bidone giusto è una scelta saggia

Scopri e condividi informazioni sui vari tipi di bidoni per il riciclaggio e su quali rifiuti è possibile gettare in ognuno di essi.

7. I rifiuti elettronici possono essere sostituiti

Per ridurre l’attuale quantità di rifiuti generati, che è in continua crescita (50 milioni di tonnellate ogni anno!), ripara o cedi i tuoi smartphone e computer obsoleti e scegli di acquistare prodotti elettronici ricondizionati.

8. Riduci il consumo di acqua

Installa un soffione per la doccia a risparmio idrico, fai docce brevi e sostituisci l’erba naturale del tuo giardino con erba artificiale.

9. Coinvolgi le aziende locali

Convinci i supermercati e i negozi del quartiere a iniziare a usare imballaggi compostabili, invece dei tradizionali sacchetti di plastica.

Suggerimento bonus: sfrutta al massimo il compost.

Nel tuo giardino di casa o in un giardino comune, puoi facilmente compostare i rifiuti alimentari.

Hai finalmente convinto le attività della tua zona ad utilizzare imballaggi compostabili e a creare un compost locale? Ben fatto! Ora puoi contattare noi di TIPA, che ci stiamo concentrando sui mercati di fascia alta e ci specializziamo in imballaggi flessibili compostabili.

I nostri imballaggi hanno caratteristiche simili ai tradizionali sacchetti di plastica, come la trasparenza, la resistenza, l’aspetto ed il tatto; così, il passaggio dagli imballaggi convenzionali a quelli compostabili sarà più naturale. E la cosa più importante è che questi imballaggi, una volta utilizzati e gettati in una compostiera domestica o di un impianto industriale, si disgregano e si biodegradano nel terreno entro 180 giorni: i rifiuti così si riducono a zero.

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